Si è concluso il mio primo anno di collaborazione con il blog #6memes di Maps Group.
Il tema di quest’anno, attorno al quale, con gli altri autori, si è sviluppato il ragionamento e l’analisi è stato “U-MANI Digitali”.
Il digitale infatti ormai fa parte delle nostre vite. Non possiamo più parlare di vita online e offline ma di vita onlife1. Questa nuova modalità non può quindi più essere affrontata con le vecchie lenti, necessita di un cambio di visuale e di lettura del mondo. Non è più possibile ostacolare o osteggiare questa nuova modalità di vivere la nostra umanità digitale ma è necessario com-prenderla.
Nella serie di articoli pubblicati per il blog ho declinato questi focus in 4 aspetti:
- Umanità & Digitale: la tecnologia e il linguaggio come calce e mattoni per costruire un nuovo mondo phygital2: un buon uso del digitale implica un buon uso della comunicazione che passa inevitabilmente dall’attenzione al linguaggio che si usa
- L’identità: un fatto personale, sociale o digitale?: un nuovo mondo implica un nuovo modo di essere e di gestire la propria identità che ne viene obbligatoriamente influenzata.
- Complessità del cambiamento: l’evoluzione va avanti, ma tramite una serie di stop & go.: il mondo phygital è un mondo complesso e solo con uno sguardo volto alla complessità può essere analizzato.
- Un digitale a misura d’Uomo e un uomo all’altezza del digitale?: dobbiamo passare da un’ottica passiva di fruitori di un servizio al richiedere, costruire un servizio che sia a misura d’uomo.
Questo percorso di riflessione è stato raccolto in un white paper di fine anno:
Un digitale a misura d’uomo e un uomo all’altezza del digitale: la complessità del cambiamento (per scaricarlo in formato pdf, cliccare sull’immagine in fondo all’articolo)
Ringrazio Maps Group e Natalia Robusti per l’opportunità. La riflessione congiunta e il confronto con il contributo di altri professionisti che portano le loro lenti di lettura è stata arricchente e vi consiglio la lettura di tutti gli articoli del blog per una versione più complessiva (e complessa) del fenomeno.
Buona lettura!
- La dimensione vitale, relazionale, sociale e comunicativa, lavorativa ed economica, vista come frutto di una continua interazione tra la realtà materiale e analogica e la realtà virtuale e interattivaLa dimensione vitale, relazionale, sociale e comunicativa, lavorativa ed economica, vista come frutto di una continua interazione tra la realtà materiale e analogica e la realtà virtuale e interattiva (Treccani)
- è un concetto che nasce nel 21° secolo e si riferisce nello specifico alla presenza della stessa persona sia nel mondo fisico che in quello digitale (Wikipedia)
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
Sonia Bertinat
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Comments 3
Grazie a te Sonia! Collaborare è stato interessante e molto piacevole!
Author
Concordo in pieno 🙂 E ora partiamo per la nuova avventura per il 2022!
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