Districare la matassa

“Perché tante cose rimanevano oscure? Forse perché i collegamenti erano confusi. Prima di tutto dovevo chiarire a me stesso quel che cercavo. Poi, con l’aiuto dell’uomo pecora, collegare ogni cosa a un’altra. Per quanto la situazione potesse sembrare incomprensibile, dovevo armarmi di pazienza e districare a poco a poco la matassa. Districare la matassa, e poi collegare i fili. Risanare …

Danzare finchè c’è musica

“Finora tu hai perso molte cose. Molte cose preziose. Il problema non è sapere di chi è la colpa. Il problema è che tu attaccavi sempre qualcosa di te a tutte le cose che perdevi. Non avresti dovuto. Avresti dovuto tenere qualcosa da parte per te, invece di lasciarla andare via con il resto. Così ti sei consumato a poco …

Scelte

“Però, se ci penso, mi sembra di non avere mai scelto niente. A volte di notte mi sveglio all’improvviso con questo pensiero, e vengo preso dal panico. Esiste qualcosa di concreto che corrisponde a questa parola, <<io>>? Se c’è, perché non la trovo da nessuna parte? Mi sembra di non aver fatto che recitare, uno dopo l’altro, tutti i ruoli …

Stava danzando bene?

“Era stato il naturale evolversi della situazione. Io avevo solo tracciato delle linee unendo i puntini, e le cose erano andate così. Avevo danzato seguendo la musica e mi ero ritrovato qui. Stava danzando bene? Cercai di ricostruire a uno a uno gli eventi che si erano susseguiti e tutti i passi che avevo fatto. Non è andata così male, …

Ferite e spille

“…come si comporta, come fa una persona come lei, quando è ferita?” (…) “Metto una spillina di Kieth Haring sul cappotto (…) una condizione del genere dopo un po’ diventa cronica. La ferita è riassorbita nella quotidianità e non si ricorda più dov’è. Ma rimane. Non è una cosa che si può tirare fuori e mostrare. Se si può, vuol …