“Si può portare il proprio corpo nella seduta, il proprio tempo e il proprio denaro, ma non si può essere sempre disposti o pronti ad impegnarsi con il proprio essere profondo. Si è allora come in ‘una visita ad un museo’: tutti i fatti evocati sono veri, ma senza la presenza nell’istante, senza che l’emozione salvatrice ne faccia una parola vibrante di vissuto che si scopre (ecceità), una realtà nuova e vivente, la sola che sarebbe utile e funzionale nel vissuto trascendente, per una presa di coscienza, una perlaborazione (lavoro su se stesso) e un cambiamento.”
A. A. Schutzenberger
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Sonia Bertinat
Psicologa Psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico. Da anni mi occupo di dipendenze da sostanza e comportamentali. In parallelo mi occupo di tematiche LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) e dell'impatto delle nuove tecnologie sulla vita intrapsichica e relazionale delle persone.

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