“Linee guida per la consulenza psicologica e la psicoterapia con persone lesbiche, gay e bisessuali” di Vittorio Lingiardi e Nicola Nardelli

I gay, le lesbiche e i bisessuali in terapia. Conoscere i proprio pregiudizi, le condizioni sociali e psicologiche che devono affrontare diventa imprescindibile per chiunque voglia intraprendere una terapia con paziente lgb.La ricerca, presentata dagli stessi autori, Lingiardi e Nardelli, che hanno proposto queste Linee Guida, che ha visto la partecipazione di 2500 psicologi italiani di cui ho trattato qui, fa emergere la necessità di uniformare l’atteggiamento clinico nei confronti delle persone LGB che troppo spesso ancora risente non solo di (pre) giudizi personali e culturali ma di vere e proprie inesattezze e arretrate concezioni teoriche in riferimento all’omosessualità e alla bisessualità.
La presentazione qui postata si completa di testimonianze, posizioni errate e confutazioni oltre a sintetizzare quelli che si individuano essere i punti imprescindibili che un professionista dovrebbe tenere a mente nel suo accostarsi alle persone LGB.
Formarsi, informarsi, aggiornarsi è una condizione necessaria per ogni Psicologo o Psicoterapeuta affinchè il suo operato si inquadri nell’obiettivo di supportare e aiutare la persona che si rivolge a lui senza instillare nel rapporto professionale proprie credenze erronee che possono risultare iatrogene.
Ecco i punti evidenziati:

1.  Comprendere il minority stress e l’omofobia interiorizzata
2.  Comprendere le bisessualità e la bifobia
3.  Comprendere le connessioni e le differenze tra il genere e l’orientamento
sessuale
4.  “Aiuto, sono gay?”
Favorire un’esperienza di sé autentica e integrata
5.  Non dare per scontato l’orientamento sessuale dell’utente
6.  Adottare opportuni accorgimenti nella psicodiagnosi
7.  Cogliere e rispettare le sfumature nella definizione di sé
8.  Comprendere i conflitti e favorire la loro integrazione: l’esempio di
omosessualità e religione
9.  Comprendere i significati sottostanti le richieste di modificare l’orientamento
sessuale o di fare una “terapia riparativa”
10.  Comprendere e esplorare il processo di coming out
11.  Comprendere il ruolo svolto dalle amicizie e dalle comunità LGB 

12.  Riconoscere e favorire la resilienza
13.  Cogliere gli aspetti legati all’omofobia interiorizzata nelle dinamiche
difensive
14.  Individuare e decostruire gli stereotipi sulle omosessualità
15.  Rivelare o non rivelare il proprio orientamento sessuale?
La self-disclosure dello psicoterapeuta
16.  Adottare approcci appropriati con bambini, adolescenti e famiglie
17.  Comprendere le dinamiche legate al bullismo omofobico
18.  Cogliere i livelli del minority stress in relazione alle condizioni di “doppia
minoranza”
19.  Comprendere le difficoltà delle persone gay e lesbiche anziane
20.  Tener conto del minority stress nelle dinamiche di coppia
21.  Comprendere le tematiche legate alla genitorialità gay e lesbica
22.  Conoscere le ricerche sull’omogenitorialità 



AGGIORNAMENTO DEL 20 GIUGNO 2014
E’ uscito da poco il libro scritto dagli autori della ricerca che oltre a presentare i dati della stessa e organizzare le linee guida, presenta un excursus storico sul percorso di depatologizzazione dell’omosessualità.
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Sonia Bertinat

Psicologa Psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico. Da anni mi occupo di dipendenze da sostanza e comportamentali. In parallelo mi occupo di tematiche LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) e dell'impatto delle nuove tecnologie sulla vita intrapsichica e relazionale delle persone.

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